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Laura Colombo
Ieri il Governo ha messo in campo un Decreto denso di novità e che indica una strada ben precisa di rinnovamento, molto pragmatica e di merito.
Tutto questo mentre sotto la pioggia, tra una pausa e l’altra del concerto, un’Ambra Angiolini estremamente appassionata parlava di un tema fondamentale, le pari opportunità.
E dice: basta parlare e alzare la voce solo per farsi sentire. Dobbiamo farci ascoltare.
L’Angiolini mette l’accento su un tema a me molto caro: dice basta fare polemiche sullo spreco di vocali al femminile per portare avanti un principio indiscutibile (ma che messo in discussione purtroppo lo è ancora, eccome) quando invece occorrono fatti, ovvero uguaglianza di considerazione – prima di tutto – e trattamento per uomini e donne.
Ma lasciamo ora il palco del Concerto – con le tante voci che hanno avuto modo di farsi ascoltare – e passiamo al Decreto: ecco i punti salienti e gli approfondimenti.
- Entra in campo l’Assegno di inclusione (dal 2024 5,4 miliardi)
- esce di scena il Reddito di cittadinanza: più bonus aziendali non tassati (tetto a 3mila euro)
- taglio del cuneo fiscale e contributivo (fino a sette punti per chi guadagna fino a 25mila euro)
- lo Strumento di attivazione al lavoro avrà una dote di 276 milioni nel quest’anno e 2,1 miliardi il prossimo
Queste alcune delle novità emerse dal decreto che ieri 1 Maggio – giorno tanto simbolico e motivo di aspre critiche sulla decisione di calendario – sono state approvate dal Cdm.
La priorità del governo è alleggerire la pressione fiscale sul costo del lavoro.
Il Def, ha liberato risorse dedicate completamente a taglio del cuneo fiscale mantenendo i due punti di taglio già decisi dal precedente governo per i salari sotto i 35.000 € e aggiungendo un ulteriore punto.
Meloni ha esortato “un dialogo serio, costruttivo sul lavoro, Pnrr, RepowerEU sui temi: modalità di spesa delle risorse; politica salariale, lotta all’inflazione.
Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, sottolinea la necessità di maggiore flessibilità che spiani la strada alle assunzioni.
Fortemente critici i sindacati che definiscono le proposte propagandistiche, mentre il Segretario della Cgil Maurizio Landini ritiene un atto provocatorio ed arrogante convocare il 1 maggio il Cdm.
Ecco i dettagli.
CUNEO FISCALE – Per cinque mesi aumenterà di quattro punti: per i periodi dall’1 luglio 2023 al 30 novembre 2023, la misura dell’esonero salirà dagli attuali due punti a sei punti per i redditi fino a 35mila euro e dagli attuali tre a sette punti per i redditi fino a 25mila euro.
BONUS DETASSATI – Il tetto dei fringe benefit detassati per i dipendenti con figli a carico sale a 3.000 €. Limitatamente al 2023, si indica che “non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli a carico, nonché le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze” di acqua, luce e gas, fino a 3mila €.
VOUCHER – La soglia delle prestazioni di lavoro occasionale si alza da 10mila a 15mila euro per chi opera nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e parchi di divertimento.
ASSEGNO DI INCLUSIONE – Dal primo gennaio 2024 al Reddito di Cittadinanza (dismesso) si sostituirà un nuovo strumento come misura di “contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale, rivolto alle famiglie in cui sono presenti disabili, minori o over-60 e che potrà arrivare a 500 € al mese (630 € se composta da over 67 o con disabili gravi), cui aggiungere 280 € mensili se vivono in affitto.
STRUMENTO DI ATTIVAZIONE AL LAVORO – Dal 1 settembre 2023, per tutti i soggetti occupabili verrà attivato questo nuovo strumento. Sarà vincolante la partecipazione a corsi di formazione, di qualificazione professionale o a progetti utili alla collettività. Il bonus sarà di 350 € per un massimo di 12 mesi, non rinnovabili.
INCENTIVI PER LE ASSUNZIONI – Alle Aziende che assumeranno i beneficiari dell’Assegno di inclusione con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, sarà riconosciuto l’esonero del 100% dei contributi previdenziali per 12 mesi, con un limite di 8.000 € /anno (al 50% se a tempo determinato o stagionale)
ASSUNZIONI NEET – Per le assunzione di NEET under 30 dall’1 giugno al 31 dicembre 2023 – ovvero giovani che non studiano e non lavorano e che siano registrati al Programma Operativo Nazionale “Iniziativa Occupazione Giovani” – i datori di lavoro potranno ottenere “un incentivo per un periodo di 12 mesi, nella misura del 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali”
CONTRATTI A TERMINE – Diminuiscono i vincoli sulle causali per i rinnovi oltre l’anno (fino a dodici mesi non sono richieste) e non oltre i 24 mesi: le causali sono affidate ai contratti collettivi o, in attesa della previsione contrattuale, individuate dalle parti per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva (in questo caso entro il 31 dicembre 2024).
Nota del Ministero Dell’Economia
Il Ministero dell’Economia fa sapere in una nota che circa 4 miliardi vengono destinati, nel periodo compreso tra il 1 luglio e il 31 dicembre 2023 (senza ulteriori effetti sulla tredicesima), all’incremento di 4 punti percentuali del taglio del cuneo fiscale per i dipendenti rispetto a quanto già previsto in legge di bilancio.
Precisa poi che lo sgravio contributivo, tutto a beneficio dei lavoratori, viene quindi elevato dal 3% al 7% per i redditi fino a 25 mila euro mentre viene innalzato dal 2% al 6% per i redditi fino a 35 mila. L’aumento in busta paga viene stimato, tra luglio e dicembre, fino a 100 euro mensili medi.
Laura Colombo
AD ETAss | Career and Digital Coach ICF and mBIT Certified | past Forbes HR Council Editor | LinkedIn Partner | HR Communication | Employer Branding | Talent Acquisition | Libera Pensatrice
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