“L’insegnamento lascia una traccia di sé stessi nello sviluppo di un altro, e lo studente è una banca dove è possibile depositare i propri tesori più preziosi.”

Per parlarvi del tema odierno abbiamo scelto di partire da questa massima di Eugene P. Bertin, educatore e filantropo statunitense, perché racchiude il senso di ciò che state per leggere.

In ETAss ci occupiamo di formazione da ormai più di vent’anni, e se oggi riusciamo a farlo con ancor più energia e coinvolgimento è proprio perché siamo orgogliosi di poter dire la nostra in un mondo che non è mai cambiato con la velocità con cui lo vediamo trasformarsi oggi. Trasferire conoscenze in chi sarà protagonista dell’oggi e – soprattutto – del domani è per noi un motivo di grande soddisfazione per ragioni che vanno oltre il mero ambito legato al business.

Questo è valido a maggior ragione quando abbiamo l’onore di andare in Università, a confrontarci con i protagonisti del futuro provando a depositare in loro ciò che di più prezioso abbiamo, e cioè le nostre conoscenze e la nostra esperienza acquisita sul campo. Un’occasione unica di arricchimento anche per noi, che torniamo a casa ogni volta più consapevoli di come in ambito accademico venga visto il mondo del lavoro, dal punto di vista sia delle aspettative che delle competenze.

Trasferire conoscenza e competenze per ricevere nuovi stimoli

Anche venerdì 18 a Roma, come siamo certi che accadrà lunedì prossimo a Milano, abbiamo recepito con entusiasmo la curiosità e l’interesse dell’aula su temi che chi si sta formando oggi con un percorso di alta formazione sa di non poter ignorare in un’ottica professionale.

Mentre parlavamo di temi come il cambiamento del mercato del lavoro con la trasformazione digitale, l’impatto dei Social Media sui processi di selezione, il Personal Branding online e le applicazioni strategiche dei Social nei diversi ambiti professionali siamo stati positivamente incalzati dalle domande degli studenti, in uno scenario che si rivela – oltre che interessante – ancora troppo vago agli occhi dei professionisti di domani.

Questo perché la materia è tanto attuale da non essere ancora diventata parte integrante degli odierni corsi di studio, circostanza che dà ulteriore valore alla commistione fra gli enti di formazione e quel tessuto imprenditoriale dove queste nuove competenze sono oggi già messe a frutto.

Nell’attesa di scoprire cosa ci insegnerà il prossimo appuntamento in Cattolica, che vedrà in prima linea la dott.ssa Colombo a parlare di Coaching ed HR, ringraziamo ancora una volta i docenti che ci hanno accordato la loro fiducia e gli alunni che con la loro partecipazione si sono rivelati preziosissimi per la buona riuscita dei nostri interventi e sulla costruzione di connessioni per il futuro, come è accaduto ad esempio con chi ci ha chiesto disponibilità per la stesura della propria tesi.

Il nostro augurio, in tutto questo, non può che essere quello di ritrovarci presto a depositare qualcosa di nostro nei professionisti di domani per essere, nel nostro piccolo, protagonisti del cambiamento.