Regione Lombardia investe sulla formazione per i neoassunti e lo fa mettendo sul tavolo 25 milioni di euro.
Dal 13 dicembre si possono presentare le domande della misura lombarda che risponde al mismatch del mercato del lavoro e favorisce l’adeguamento delle competenze per l’inserimento in azienda.
Più di 6.000 persone sono state inserite nel mercato del lavoro in pochi mesi e l’Assessorato alla Formazione e Lavoro di Regione Lombardia ha voluto rifinanziare questa politica attiva che va ad intervenire sia sulla mancanza di personale con le giuste competenze che sulle procedure di onboarding.
Onboarding e formazione
L’onboarding è quel periodo che intercorre tra la fine del processo di assunzione e l’inserimento del candidato e ha una durata variabile determinata da vari elementi tra cui l’ambiente di lavoro, la modalità lavorativa, gli strumenti utilizzati e la cultura d’impresa.
Il processo di onboarding serve a sviluppare le competenze indispensabili per interpretare al meglio il proprio ruolo/mansione per raggiungere progressivamente maggiori gradi di autonomia e livelli di performance.
Dal consumare valore a produrre valore
Fu Michael Watkins, nel libro The First 90 Days, ha parlare nella sua teoria della “Curva di Onboarding”.
Secondo la teoria un nuovo collaboratore raggiunge il punto di breakeven dopo circa tre mesi: in quel momento passa dal “consumare valore”, in quanto le risorse di tempo che impiega per formarsi sono maggiori del contributo effettivo che offre all’impresa, al “creare valore”, in quanto quello che offre è ora maggiore rispetto alle risorse consumate per farlo.
La formazione è lo strumento più efficace per ottenere i migliori risultati di crescita di competenze e autonomia professionale, sia in modalità on the job che strutturata in programmi e piani.
E’ un’attività strategica che se ben progettata e erogata consente all’impresa di avere una persona produttiva nel minor tempo possibile e quindi di creare valore.
Politiche attive che incontrano i fabbisogni di persone e imprese
Il fenomeno del mismatch di competenze si risolve soprattutto intervenendo con politiche attive personalizzate, realizzate sulla base dell’analisi delle effettive esigenze dei soggetti che ne beneficiano.
In questo caso, si tratta di effettuare l’esame delle figure difficilmente reperibili e delle competenze non ancora esistenti nei programmi formativi.
Osservando i numeri della misura, ad emergere è sicuramente il dato legato all’occupazione femminile: più di 3.000 donne che avevano perso il lavoro durante la crisi pandemica, si sono reinserite nel mercato nel lavoro.
Qui di seguito i dati assoluti rispetto ai risultati raggiunti.
Come funziona ‘Formare per assumere’
Parliamo di incentivi occupazionali con voucher formativi.
A fronte di un contratto di almeno 12 mesi, le aziende ricevono un bonus che va dai 4.000 ai 9.000 euro e un voucher formativo di 3.000 euro da utilizzare per la formazione dei neoassunti.
Particolare attenzione è stata data alle donne (categoria maggiormente colpita da licenziamenti durante la crisi pandemica) e agli over 55, fascia di età difficilmente reinseribile nel marcato del lavoro.
Per le aziende con meno di 50 dipendenti l’incentivo occupazione aumenta di 1.000 euro.
E’ una grande occasione, per le imprese e le persone, che si va a sommare ai fondi interprofessionali.
Da non perdere.
Laura Colombo
Career and Digital Coach ICF and mBIT Certified | ex Forbes HR Council Editor | LinkedIn Partner | HR Communication | Employer Branding | Talent Acquisition
INFORMAZIONI UTILI E APPROFONDIMENTI
🟢 Per avere assistenza sull’ottenimento del finanziamento
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🔴 Per conoscere Michael Watkins e le sue teorie