Sono molte ormai le aziende che offrono opportunità di stage, sia grandi imprese che PMI.
Lo stage può variare in termini di durata, livello di responsabilità e compenso, possono essere curriculari o extra-curriculari: in ogni caso sono un’ottima occasione di arricchimento sia per il datore di lavoro che per il tirocinante.
Aprire le porte della propria azienda agli stagisti significa fare entrare nuove idee, risorse e occasioni per creare e tenere aperta una talent pipeline in linea con i propri fabbisogni di competenze. Per i giovani è un’occasione di incontro con il mondo del lavoro e di costruzione di esperienza in un dato ambito professionale.
Inoltre, in questi ultimi anni è cresciuto fortemente il sistema degli IFTS (corsi di Alta formazione Tecnico Specialistica – 1000 ore) e ITS (biennali – 2000 ore) che prevedono percorsi di stage gratuiti. L’offerta è concentrata per lo più al Nord e Centro Italia, ma ci sono casi di eccellenza anche al Sud.
Il tema ha sempre avuto un posto di primo piano in ETAss: a partire dal 1997, abbiamo organizzato centinaia di corsi per junior talent. Quest’anno abbiamo 8 corsi attivi e circa 150 studenti che tra poco più di un mese entreranno in stage nelle aziende interessate.
L’argomento “stage” non è tipico degli ultimi anni: nel lontano 2004 fu il tema di un mio volume scritto per Franco Angeli e che vide il coinvolgimento di molti personaggi del mondo HR, sia mediante una ricerca dedicata al tema che a un ciclo di interviste qualitative sulle best practice di allora.
Sono passati 19 anni, il tema è sempre più sentito ma ancora non c’è una informazione adeguata, soprattutto sulle opportunità di networking con gli Enti che costantemente formano giovani specializzati e che possono diventare partner strategici per trovare e formare nuove risorse.
Inoltre, lo stage rientra in una delle tematiche ESG, quella social, che sollecita questo tipo di relazioni a favore della creazione di comunità territoriali in cui l’azienda assume un nuovo ruolo, più importante e responsabile.
In questo articolo discutiamo le ragioni per cui le aziende dovrebbero offrire uno stage e quali sono i principali vantaggi che ne possono derivare.
Uno strumento nato nel secolo scorso, mai così attuale
Gli stage sono stati istituiti 25 anni fa dalla legge 196 del giugno 1997, hanno l’obiettivo di supportare i giovani facilitando il loro ingresso nel mondo del lavoro.
Tecnicamente si chiamano tirocini extra-curriculari perché sono esperienze di formazione dentro un’azienda o un’altra attività produttiva svolti indipendentemente dal percorso di studi (e si differenziano dai tirocini curriculari che, invece, sono promossi dalle istituzioni scolastiche nell’ambito dei programmi scolastici).
Professionisti in via di sviluppo
Uno stagista è un professionista in via di sviluppo che lavora in un’azienda per un breve periodo al fine di acquisire esperienze e conoscenze di base su un particolare campo professionale.
Uno stagista è una persona che lavora in un’azienda o in un’organizzazione per un periodo limitato di tempo, solitamente per acquisire esperienza professionale o per completare i propri studi.
Lo stagista è generalmente un giovane, un diplomato, un universitario o un neo-laureato che vuole mettersi alla prova sul campo, far proprie competenze specifiche o avere un’esperienza lavorativa per arricchire il proprio curriculum vitae.
Gli stagisti solitamente lavorano a tempo parziale o a tempo pieno per un periodo di pochi mesi fino ad un anno, in base alle necessità dell’azienda e all’accordo con lo stagista.
Durante questo periodo, lo stagista ha l’opportunità di lavorare a stretto contatto con i professionisti dell’azienda, imparando le procedure operative, le competenze tecniche e le metodologie di lavoro specifiche.
Lo stage rappresenta spesso un passaggio importante per gli studenti e i giovani professionisti che cercano di entrare nel mondo del lavoro, poiché offre l’opportunità di acquisire esperienza pratica e di mettere in atto concretamente le conoscenze acquisite durante il percorso di studi.
Inoltre, lo stage può rappresentare anche un’occasione per l’azienda di testare nuovi talenti e di selezionare possibili futuri dipendenti.
Perché inserire uno stagista in azienda
Ci sono diverse ragioni per cui un’azienda potrebbe considerare l’assunzione di uno stagista:
1. Aggiornamento di competenze: assumere uno stagista può portare all’azienda nuove competenze e conoscenze. Gli stagisti, infatti, spesso sono giovani e hanno frequentato corsi di formazione recenti, quindi possono portare idee innovative e soluzioni fresche.
2. Riduzione dei costi: l’assunzione di uno stagista può essere un’opzione più economica rispetto all’assunzione di un dipendente a tempo pieno. Inoltre, gli stagisti spesso si accontentano di un compenso più basso, in quanto considerano l’esperienza professionale acquisita come un valore aggiunto.
3. Capacità di testare nuovi talenti: assumere uno stagista può essere un modo per l’azienda di testare potenziali talenti senza dover fin da subito assumere un dipendente a tempo pieno.
4. Incremento della produttività: gli stagisti possono essere un’aggiunta preziosa per l’azienda, in quanto possono aiutare a ridurre il carico di lavoro dei dipendenti esistenti, aumentando così la produttività complessiva dell’azienda.
5. Possibilità di formazione: assumere uno stagista può offrire all’azienda la possibilità di formare un nuovo dipendente. Infatti, gli stagisti possono essere formati per eseguire specifici compiti e funzioni dell’azienda, preparandoli per eventuali future posizioni all’interno dell’organizzazione.
6. Supporto nella gestione di progetti: gli stagisti possono essere impiegati per supportare la gestione di progetti specifici dell’azienda, aumentando la produttività e il flusso di lavoro.
In generale, l’assunzione di uno stagista può portare numerosi vantaggi all’azienda, tuttavia è importante assicurarsi che l’esperienza dello stagista sia positiva e che gli venga offerta un’esperienza formativa e di lavoro significativa.
La motivazione fa tutta la differenza
Motivare uno stagista è fondamentale per assicurarsi che sia impegnato e produttivo durante il suo periodo di formazione in azienda.
Ecco alcuni consigli su come motivare uno stagista:
1. Assegnare progetti interessanti e significativi: offrire agli stagisti progetti che siano importanti per l’azienda e che abbiano un impatto sulle attività quotidiane può essere un modo efficace per mantenerli motivati e impegnati.
2. Dare feedback regolari: fornire un feedback regolare e costruttivo può aiutare gli stagisti a capire come stanno performando e a migliorare le proprie abilità. Inoltre, il feedback positivo può aumentare la loro motivazione.
3. Offrire opportunità di formazione: fornire opportunità di formazione e di apprendimento può aiutare gli stagisti a sviluppare le proprie competenze e a sentirsi valorizzati all’interno dell’azienda.
4. Coinvolgerli nelle decisioni dell’azienda: coinvolgere gli stagisti nelle decisioni dell’azienda può farli sentire parte integrante del team e far loro capire che le loro opinioni e idee sono importanti.
5. Creare un ambiente di lavoro positivo: creare un ambiente di lavoro positivo e accogliente può aiutare gli stagisti a sentirsi a proprio agio e motivati durante il loro periodo di formazione.
6. Offrire opportunità di networking: offrire opportunità di networking agli stagisti, come partecipazione a eventi o a incontri con dipendenti dell’azienda, può aiutarli a sviluppare le proprie relazioni professionali e a sentirsi parte integrante dell’organizzazione.
In generale, motivare uno stagista richiede di offrire loro progetti interessanti e significativi, feedback regolari e costruttivi, opportunità di formazione e di networking, e un ambiente di lavoro positivo e accogliente.
In questo modo, gli stagisti si sentiranno valorizzati e motivati a dare il massimo durante il loro periodo di formazione in azienda.
Laura Colombo
AD ETAss | Career and Digital Coach ICF and mBIT Certified | ex Forbes HR Council Editor | LinkedIn Partner | HR Communication | Employer Branding | Talent Acquisition
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